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a cura di Paola Fiore architetto e account di XT Retail
Carissimi Lettori, … ok, lo sappiamo che starete pensando: “L’ennesimo articolo sull’Euroshop 2020”!
Eppure, a questa edizione la XT tiene particolarmente: la motivazione risiede nella nostra partecipazione in maniera attiva all’allestimento. Infatti, ciò a cui molti di voi hanno partecipato a febbraio per noi è iniziato già fin da agosto 2019. In quella occasione siamo stati contattati da un nostro partner e fornitore, la Cefla di Imola, per progettare ed allestire tutto l’aspetto legato al visual merchandising nel loro stand.
Euroshop rappresenta un momento fondamentale per la condivisione dell’andamento del mercato: il focus rimane sempre la shopping experience, attraverso un maggiore collegamento tra online e offline, semplificando e migliorando il processo di acquisto.
In questo articolo vorremmo raccontarvi la nostra esperienza in doppia veste: allestitori/visual merchandiser e visitatori/osservatori.
Come potete immaginare e come molti di voi avranno già vissuto, la fase preparatoria è lunga e complessa, soprattutto trattandosi di uno stand di 500 mq in cui viene rappresentato un esempio di corner di reali punti vendita.
Il progetto, infatti, prevedeva un panificio in stile anni ‘50, una zona ortofrutta estremamente tecnologica con grow unit e tecnologie di informazione, una zona enoteca di estremo impatto, un corner farmaceutico con uno shop in shop adiacente di cosmetica, una piccola fioristeria ed i banchi cassa.
La nostra partecipazione si è focalizzata sul rendere il più reale possibile lo stand, ovvero fare in modo che i visitatori si sentissero realmente all’interno di un punto vendita e che l’ambientazione creata fosse sottolineata e messa in risalto dal prodotto esposto. Come ci siamo riusciti? Beh, intanto, grazie alla partecipazione di alcune aziende italianissime e conosciute a livello internazionale (Acetaia Giusti, Alcenero, Eurocompany, Libera Terra e Micor); ma, soprattutto grazie allo studio ed alla ricerca minuziosa di elementi espositivi suggestivi e di richiamo. Qualche volta la difficoltà organizzativa si è scontrata con le soluzioni espositive, ma il progetto è andato avanti, grazie alla proficua partnership che si è andata sempre più consolidando… e a febbraio siamo partiti carichi di speranze –e di prodotti– per portare l’italianità in Germania.
Gli ultimi 3 giorni, prima della apertura della fiera, sono deliranti. Non si riesce a camminare tra uno stand e l’altro, tutti corrono, montano, segano, pitturano, insomma il “pane quotidiano” per un visual di professione, proprio come sono i professionisti di XT!
L’allestimento quindi procede in maniera concitata, sbirciando, di tanto in tanto, gli altri stand per vedere sia a che punto si trovano con l’allestimento, ma soprattutto per scoprire in anteprima cosa proporranno ai visitatori.
Perché dobbiamo dirlo, all’Euroshop, come in molte altre fiere, si combatte una guerra silenziosa. A chi ha lo stand più grande, più bello, più di impatto, più ricco. Le aziende ormai gareggiano con i competitor a colpi di scenografie accattivanti, ambientazioni meravigliose ma anche ricchi buffet.
Noi, avendo dato il massimo nella progettazione e nell’allestimento consideriamo lo stand un po’ come un figlio, difendendolo da tutto e tutti. Sicuramente i competitor hanno fatto un ottimo lavoro, ma il nostro non ha paragoni!
Domenica 16 apre la Fiera: tutto è tirato a lucido e la sensazione è quella della quiete dopo la tempesta. Finalmente possiamo toglierci il vestito del visual e goderci la visita da osservatori ed esperti nel settore.
Il nostro interesse si focalizza immediatamente su un settore che ovviamente ci è particolarmente caro, ovvero quello del visual merchandising.
Ci siamo soffermati sullo splendido stand di Bonaveri, ed abbiamo avuto modo di fare alcune domande ad Andrea Bonaveri, CEO dell’azienda:
Da molti anni partecipate alla fiera Euroshop, come valutate l’esperienza nel 2020?
Euroshop è sempre un momento molto importante per il mondo del retail, l’occasione di incontrare di persona clienti internazionali e stabilire nuovi contatti. Anche quest’anno l’esperienza è stata sicuramente positiva, abbiamo registrato un ottimo afflusso di pubblico specializzato.
Nell’era del dominio di internet e del “online” quanto è ancora importante partecipare ad una fiera come Euroshop?
Il contatto personale, così come la presentazione dei prodotti e delle novità, non è qualcosa di sostituibile. Vedere e toccare con mano, conoscere le professionalità e le persone che lavorano in un’azienda, è un’occasione preziosa e rara, che solo fiere strutturate e dal respiro internazionale possono assicurare. L’online permette sicuramente di raggiungere un pubblico maggiore, ma non di approfondire e raccontarsi in toto.
Qual era il tema del vostro stand e come è stato percepito dai vostri clienti?
Abbiamo messo in scena non solo le novità prodotto, ma tutto il saper fare e le professionalità che si celano dietro un manichino: dallo scultore alle sarte, dal creatore delle parrucche alle truccatrici. “The House of Bonaveri” aveva l’ambizione di portare uno scorcio dell’azienda in fiera, di svelare al pubblico il dietro le quinte dei nostri manichini. È stata una scelta che ha riscosso successo da parte clienti, ma anche da chi ancora non ci conosceva bene, che sicuramente ha apprezzato la diversa narrativa.
Come direbbero alcuni influencer…adoroo.
Andando avanti, nei vari padiglioni abbiamo ritrovato anche una nostra conoscenza, ABS Group, la prima azienda italiana ad aver reinventato l’uso del tessuto per gli allestimenti, per progettare spazi commerciali, aziendali ed espositivi, dinamici e coinvolgenti. Abbiamo posto loro alcune domande:
Com’è andata per voi l’esperienza a Euroshop 2020?
Una giuria di professionisti ed esperti dell’EXHIBITOR Magazine’s EuroShop Award ha selezionato tra oltre 2400 espositori, il progetto grafico ed allestimento di ABS Group, inserendolo nella top 10 dei migliori stand design. Una conferma di come le proposte di allestimento in alluminio e tessuto, evolute in ottica phygital, rappresentino un perfetto connubio tra funzionalità ed estetica e di come ABS Group sia un trendsetter e uno dei principali player a livello europeo nel presente e nel futuro del retail.
Cosa avete presentato?
In questa occasione, l’azienda ha evoluto le strutture in architettura tessile con domotica, sensoristica ed interattività, per presentare la sua proposta di negozio contemporaneo in cui gli utenti sono parte attiva dell’allestimento. Questa perfetta fusione tra elementi fisici e digitali, da cui deriva la definizione “Phygital Retail”, si è concretizzata in una serie di proposte allestitive, tra cui spiccano i nuovissimi lightbox dinamici interattivi. Si tratta di pareti in alluminio e tessuto, retroilluminate con un sistema di LED programmati per generare diverse animazioni che possono essere modificate in base al modo in cui l’utente tocca la superficie.
Il sistema audio integrato, consente poi, di associare al movimento delle luci la diffusione di musica e suoni, in modo da rendere ancora più coinvolgente l’esperienza vissuta dal cliente. Le proposte presentate da ABS Group ad Euroshop 2020 fanno parte di un sistema allestitivo completo per costruire in velocità senza opere murarie, arredare e rendere esperienziali non solo punti vendita, ma anche spazi aziendali, espositivi, museali: pareti retroilluminate autoportanti in alluminio e tessuto con porte a battente, basculanti o scorrevoli per accedere ai vari spazi, pareti in tessuto attrezzate con accessori magnetici, come mensole, appendiabiti e cassettoni, pareti fonoassorbenti e fonoisolanti personalizzate con la grafica stampata su tessuto per il miglioramento dell’acustica dell’ambiente.
Il tutto arricchito dall’aggiunta di monitor scorrevoli e integrati, di vetrine, tavoli e specchi interattivi per approfondire contenuti e acquistare direttamente i prodotti, di tecnologie di domotica per controllare da remoto tramite APP diverse funzionalità, come accensione, spegnimento, programmazione delle luci e della diffusione sonora dei lightbox.
Torniamo negli stand shopfitting e restiamo affascinati dal Wanzl World, che presenta un’intera città con esperienze di acquisto innovative, tecnologie d’avanguardia e interessanti soluzioni globali in linea con il motto: WHAT CUSTOMERS WANT. Lo stand si compone di tanti piccoli negozi, che sfruttano gli spazi disponibili oggi nelle nostre città e soddisfano i bisogni dei cittadini e dei consumatori.
Altro stand di grande interesse è stato quello di Visplay, il cui tema è SHARED SPACES, ovvero tentare di unire in modo innovativo settori diversi, sia in termini di posizione che di contenuto.
In effetti, l’ambiente grande e diafano è una commistione di stimoli diversi e multisensoriali, il tutto supportato dall’illuminazione personalizzabile e layout flessibile.
Trovandoci nella sezione shopfitting abbiamo colto l’occasione per passare nuovamente nello stand Cefla da noi allestito e tastare il polso della situazione.
Abbiamo rivolto alcune domande a Giuseppe Marcante, Managing Director di Cefla Shopfitting:
Qual era il tema del vostro stand e come è stato percepito dai vostri clienti?
I designer di Cefla del team di Retail Design hanno progettato sette aree di vendita, curate nei minimi dettagli, sviluppate secondo il concept “You make me feel”, tenendo come filo conduttore l’ergonomia, la versatilità e la modularità delle soluzioni di Cefla per un punto vendita attraente e personalizzato. “Managing, Creativity e Innovation”: queste sono le parole chiave che ci hanno mossi verso la ricerca di soluzioni sempre più personalizzate e flessibili in grado di rispondere alle esigenze del mercato, in continua ricerca di creatività e tempestività nel rinnovamento degli store-layout.
Quali sono i prodotti focus tra le vostre proposte?
Il perimetro e le aree espositive dello stand di Cefla Shopfitting propongono il Sistema modulare 3×3 presentato come prototipo alla scorsa edizione di Euroshop, e, oggi, completamente industrializzato. Un sistema che permette di progettare, in modo dinamico, ogni soluzione e personalizzazione richieste.
A supporto del cliente e dei progettisti allo stand Cefla è operativo un configuratore virtuale che mostra al Retailer il punto vendita in visione 3D, così da poter creare “live” il proprio progetto su misura.
Molta attenzione, nella realizzazione dello stand, è stata dedicata all’illuminazione, sviluppata insieme a Lucifero’s (azienda del gruppo Cefla specializzata nella progettazione e realizzazione di corpi illuminanti) per offrire al visitatore un percorso emozionale che lo ponga al centro dell’esperienza d’acquisto.
Un posto di rilievo fra le creazioni di Cefla è riservato infine alla Grow Unit, il “mobile-vetrina” ad alta tecnologia studiata per la crescita indoor di microgreen attraverso un sistema di irrigazione e illuminazione con lampade a Led, nato dal know-how di C-LED, azienda del gruppo Cefla.
Continuando il giro sono entrata in un tourbillon di stand di materiali POP e di comunicazione, rimanendo affascinata dalla quantità di soluzioni proposte sia a livello di materiali che di tecnologie.
In conclusione, questa nostra particolare esperienza ad Euroshop 2020 ci ha aperto una finestra sulla direzione in cui si sta muovendo il settore retail.
Integrazione dei servizi tra online e offline, interazione e permeabilità tra diverse categorie merceologiche e anche un certo ritorno al negozio di prossimità, punto di incontro e ritrovo con gli abitanti del quartiere.
Il tutto per fornire soluzioni al retail per contrastare il più grande competitor di tutti, Amazon.
by AN shopfitting magazine no.156 ©